Olio di cocco: benefici, controindicazioni e utilizzi

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Olio di cocco ©foodspring

Nonostante avessimo già parlato dell’olio di cocco, oggi abbiamo deciso di tornare sull’argomento per svelare tanti altri segreti su un ingrediente squisito e molto sano. Dopo alcuni anni in cui questo grasso è stato considerato quasi malevolo, infatti, nell’ultimo periodo abbiamo assistito a una sua grande diffusione, tanto che spesso si è generata confusione in merito ai suoi benefici, alle sue controindicazioni e ai possibili utilizzi che se ne possono fare.

Sei convinto/a che l’olio di cocco sia un elemento troppo grasso? Scopri con noi tutte le false credenze e i benefici di questo magnifico alimento! Come scoprirai più sotto, oltre a essere molto salutare, il nostro Olio di Cocco Bio è anche in grado di aggiungere gusto e soddisfazione ai piatti per una dieta davvero sostenibile. Con i nostri consigli, potrai inserirlo tranquillamente in un piano alimentare equilibrato volto al mantenimento o alla perdita di peso.

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Come si ottiene l’olio di cocco?

Anche detto olio di copra, l’olio di cocco è un derivato dei frutti dell’omonima pianta che nasce spontanea nelle zone tropicali del mondo.

All’interno di uno scrigno esterno molto fibroso e di un altro involucro legnoso più interno, infatti, la Cocos nucifera produce una polpa bianca e carnosa (detta appunto copra) che si presenta ricca di un’acqua estremamente saporita. Opportunamente essiccata, dunque, è proprio questa parte a dar vita al famoso olio con una concentrazione di grassi molto alta.

Più nello specifico, la copra subisce molteplici processi di raffinazione che permettono di ottenere oli di cocco più o meno pregiati. La produzione, peraltro, prevede diverse modalità di elaborazione. Proviamo a scoprire le principali!

L’olio di cocco a secco

Nella lavorazione a secco, la polpa viene estratta dal guscio della noce di cocco mediante calore: le alte temperature, infatti, possono essere raggiunte attraverso la sola luce solare, mediante il fuoco oppure avvalendosi di un forno.

Una volta riscaldata, la polpa diventa dunque molto oleosa e viene pressata per far sì che da essa possa essere estratto l’olio, separandolo dalle fibre che invece saranno utilizzate come mangime per gli animali.

L’olio di cocco a umido

L’elaborazione a umido dell’olio di cocco, invece, non prevede l’essiccazione della copra, bensì la realizzazione di un’emulsione di olio e di acqua.

Il processo, tuttavia, è leggermente più complicato e meno efficace rispetto alla lavorazione descritta nel paragrafo precedente. Recuperare l’olio dall’emulsione è infatti più difficile; sono spesso necessari dei pre-trattamenti che compromettono il risultato finale; la quantità di olio prodotta è di circa il 10-15% inferiore.

Non solo: la produzione dell’olio di cocco a umido obbliga anche a grandi investimenti economici per l’acquisto di attrezzature specifiche e per l’energia, aumentando così i costi; il più delle volte, inoltre, è necessaria un’ulteriore raffinazione per prevenire l’irrancidimento.

L’olio di cocco raffinato

Un’ulteriore tipologia di olio di cocco che è possibile trovare in commercio è quella raffinata che, nella pratica, deriva da una pressatura idraulica delle noci di cocco riscaldate. Si tratta ovviamente di uno dei processi più efficaci, in quanto permette di estrarre grandi quantità di prodotto dalla copra.

Tuttavia, allo stato grezzo questo olio di cocco non può essere consumato e necessita di diversi passaggi di raffinazione che incidono sui suoi valori nutrizionali e sulla sua purezza. Spesso, peraltro, il prodotto finale non presenta né il profumo né il sapore del cocco: proprio per questo è il più delle volte utilizzato per realizzare prodotti cosmetici o farmaceutici.

Se usato nella produzione degli alimenti, l’olio di cocco raffinato viene anche idrogenato in modo che il suo punto di fusione passi dai 24 gradi naturali, ai 36-40 gradi più funzionali al trasporto e alla conservazione. Non solo: questa tipologia di olio di cocco può essere anche frazionata così da separare l’acido laurico (poi eliminato) dall’acido caprilico, più adatto a un utilizzo medico o cosmetico.

I benefici dell’olio di cocco

Al di là del procedimento utilizzato per produrlo, l’olio di cocco offre indiscutibili vantaggi quando inserito nell’alimentazione o nella skincare routine. Tuttavia, bisogna procedere con i piedi di piombo: molti studi millantati online non sono infatti né verificati, né riconosciuti dalla comunità scientifica.

Noi di foodspring abbiamo dunque raccolto solo i dati ufficializzati ed è emerso che gli effettivi benefici dell’olio di cocco sono:

  • Metabolismo – L’olio di cocco aumenta la velocità con cui il corpo brucia i grassi in eccesso, consentendo – a chi lo desidera – di perdere peso più rapidamente. Oltre a ciò, è ricco di acidi grassi della tipologia a catena lunga: questo significa che l’organismo è maggiormente in grado di sfruttarlo per produrre energia. Da ultimo, l’olio di cocco aumenta i livelli di colesterolo buono (HDL) nel sangue, abbassando contemporaneamente i livelli di colesterolo cattivo (LDL).
  • Aiuto al sistema immunitario – L’olio di cocco è in grado di supportare il sistema immunitario, ovvero ciò che permette al corpo di proteggersi dagli attacchi di agenti patogeni come virus e batteri. In questo modo, è più difficile cadere vittima di raffreddori e malanni stagionali che normalmente ci colpiscono ai primi freddi.
  • Poteri antiossidanti – L’olio di cocco è ricco di elementi antiossidanti in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi, ovvero i principali responsabili dell’invecchiamento cellulare. Questo, peraltro, è uno dei motivi principali per cui viene inserito all’interno dei prodotti di bellezza che si prendono cura dell’aspetto della pelle.
  • Azione sugli ormoni – All’interno del nostro organismo esiste un enzima (chiamato 5-alfa-reduttasi) che contribuisce a trasformare il testosterone in DHT, favorendo l’insorgere di alcune patologie come l’ovaio policistico o l’ipertrofia prostatica. Ebbene, nell’olio di cocco sono contenuti degli acidi grassi che ne rallentano l’azione.
  • Supporto al sistema cardiovascolare – Grazie agli acidi grassi a catena media, l’olio di cocco offre supporto e protezione al sistema cardiovascolare, abbassando il rischio di insorgenza di alcune patologie.
  • Digestione – L’olio di cocco svolge la stessa funzione protettiva anche sull’apparato digerente, facilitando la digestione e alleviando gonfiori e stipsi.

Le controindicazioni dell’olio di cocco

Accanto a tutti questi benefici, l’olio di cocco presenta anche alcune (in realtà pochissime) controindicazioni, che derivano più che altro da un suo utilizzo eccessivo o dall’ipersensibilità personale a uno dei suoi principi.

Se utilizzato sotto forma di cosmetico, infatti, esiste la possibilità che riesca a generare delle irritazioni nei soggetti per loro natura allergici. Il consiglio è dunque quello di testare il prodotto su una piccola porzione di pelle, attendere mezz’ora e monitorare la zona: se non si verificano arrossamenti, si può procedere con una stesura della crema o del siero più generale.

A livello nutritivo, invece, un uso smodato dell’olio di cocco si traduce in un apporto calorico che in alcuni casi potrebbe rivelarsi eccessivo: questo grasso vegetale è infatti molto nutriente e dovrebbe essere introdotto con moderazione. Non solo: andrebbe anche scelto in versione biologica e spremuta a freddo, in modo da essere certi/e che sia un prodotto di alta qualità.

Infine, è utile verificare sulla confezione che si tratti di un olio di cocco ottenuto tramite coltivazioni sostenibili: la crescente domanda mondiale, infatti, ha portato molte aziende a produrne in quantità esagerate senza rispettare l’ambiente, una pratica decisamente sconveniente che non fa bene a nessuno. In tal senso, l’Olio di Cocco Bio di foodspring è perfetto.

I valori nutrizionali dell’olio di cocco

Rimanendo nel campo della nutrizione, qui di seguito riportiamo i valori nutrizionali dell’olio di cocco in modo che tu possa inserirlo nel tuo piano alimentare con consapevolezza.

Nello specifico, 100 grammi di prodotto si caratterizzano per:

Valore energetico3676 kJ
Calorie869 kcal
Proteine0,8 grammi
Carboidrati0 grammi
Grassi99 grammi, di cui circa l’80% di acidi grassi saturi

Una piccola nota – L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di limitare l’introduzione degli acidi grassi saturi a circa il 10% dell’introito calorico totale della giornata.

Tutti gli utilizzi dell’olio di cocco

Come abbiamo più volte evidenziato all’interno dell’articolo, l’olio di cocco può essere utilizzato sotto molteplici forme. I due modi principali per avvalersene, tuttavia, sono:

  1. attraverso i prodotti cosmetici;
  2. mediante l’introduzione di questo elemento in cucina.

Cerchiamo ora di entrare un po’ di più nel dettaglio.

Olio di cocco: proprietà per la cosmetica

L’olio di cocco viene inserito in cosmetici come detergenti, creme e sieri in virtù di tutta una serie di proprietà molto interessanti. Eccone alcune dell’olio di cocco per uso cosmetico:

  • Potere lenitivo – Questo ingrediente è molto utile in tutti quei casi in cui la pelle presenta irritazioni e scottature, poiché è in grado di alleviare il dolore e aiutare l’epidermide a rigenerare il tessuto.
  • Potere emolliente – Data la grande capacità idratante dell’olio di cocco, questo prodotto viene utilizzato per dare tono, elasticità e nutrimento alla pelle secca. Si presta dunque a essere utilizzato soprattutto d’inverno, quando viso e corpo hanno bisogno di una dose di idratazione extra per contrastare gli effetti negativi del freddo.
  • Potere antisettico – L’olio di cocco viene spesso utilizzato nella formulazione dei latti detergenti per il suo buon potere schiumogeno e per le sue proprietà antisettiche e antivirali. Applicato sulla pelle, dunque, contribuisce a eliminare batteri e sporcizia accumulati nel corso della giornata.
  • Potere illuminante – Soprattutto quando applicato sui capelli, l’olio di cocco è in grado di dare lucentezza allo stelo e di lenire il cuoio capelluto. Sul viso, invece, restituisce un incarnato sano e luminoso.

Olio di cocco: uso alimentare

Come detto, l’olio di cocco alimentare trova un buon campo di applicazione anche in cucina: luogo in cui i grassi di cottura devono caratterizzarsi per un punto di fumo alto in modo da non diventare nocivi durante la preparazione delle pietanze. In tal senso, questo olio vegetale arriva a raggiungere senza particolari problemi temperature comprese tra i 180 e i 200°C.

Può quindi essere aggiunto in padella o nel forno, sostituendo così altri grassi meno inclini a resistere al calore. L’olio di cocco biologico, peraltro, esalterà i cibi con il suo inconfondibile profumo dal sapore esotico.

L’olio di cocco, per cucinare, non bisogna però eccedere nelle quantità: come abbiamo visto, l’OMS consiglia di coprire con l’olio di cocco solo il 10% dell’apporto calorico giornaliero. Per avere un buon punto di riferimento, dunque, è bene limitarne il consumo a 2 cucchiaini al giorno e non di più.

kokosöl
©foodspring

Ricette con l’olio di cocco

Passando adesso a mettere in pratica i nostri consigli, scopriamo insieme alcune preparazioni che prevedono l’olio di cocco come ingrediente principale. Più nello specifico, vedremo insieme:

  • un primo piatto dal sapore orientale;
  • un contorno a base di verdure molto gustoso;
  • l’alternativa vegana alla glassa al cioccolato per il dessert;
  • un frullato di frutta per fare il pieno di energia.

Partiamo!

Noodles al curry e cocco

Per dei noodles al curry e cocco ti serviranno questi ingredienti:

  • 400 grammi di noodles
  • 400 grammi di latte di cocco
  • 200 grammi di fagiolini lessi
  • 2 carote di medie dimensioni
  • 70 grammi di anacardi
  • 1 cucchiaio di salsa di soia
  • 2 spicchi di aglio
  • 1 cucchiaio di curry
  • 1 cucchiaio di olio di cocco bio
  • zenzero, coriandolo, sale e pepe q.b.

Per il procedimento, invece, affidati a questi passaggi:

  1. Predisponi un wok sul fuoco e versa al suo interno l’olio di cocco.
  2. Quando l’olio di cocco sarà caldo, fai soffriggere lo spicchio d’aglio e un pizzico di zenzero tritato.
  3. Unisci poi il curry e mescola tutto per ottenere una salsina omogenea.
  4. Aggiungi la salsa di soia e il latte di cocco e prosegui la cottura per qualche minuto.
  5. Intanto, versa gli anacardi in una padella antiaderente e lasciali tostare per 3-4 minuti agitandoli frequentemente.
  6. Poi trita gli anacardi in un mixer.
  7. In un’altra casseruola, fai rosolare le carote tagliate a rondelle e i fagiolini all’interno di un cucchiaio di olio di cocco, aggiustando di sale e di pepe a tuo piacimento.
  8. Cuoci i noodles seguendo le istruzioni riportate sulla confezione.
  9. Versa i noodles cotti nella padella con il latte di cocco.
  10. Aggiungi le verdure e fai saltare il tutto a fiamma media.
  11. Impiatta la preparazione e guarnisci con gli anacardi tritati e il coriandolo.

Verdure al forno con olio di cocco

Per il contorno di verdure al forno con olio di cocco recupera questi elementi:

  • 3 carote
  • 2 patate
  • 1 finocchio
  • 1 barbabietola
  • 3 spicchi di aglio
  • radice di zenzero
  • 2 cipolle
  • 1 cucchiaino di curry
  • 1 cucchiaino di maggiorana
  • 3 cucchiai di olio di cocco bio
  • sale e pepe q.b.

Realizzare il piatto è davvero molto semplice e immediato. Ti basterà:

  1. Lavare le verdure sotto abbondante acqua corrente.
  2. Pelare e tagliare a pezzi grossolani le patate e le carote.
  3. Tagliare i finocchi e le barbabietole.
  4. Distribuire gli ortaggi all’interno di una pirofila rivestita con carta da forno.
  5. Realizzare un condimento in padella versando al suo interno l’olio di cocco, 2 centimetri di radice di zenzero tritata, il curry, la maggiorana, le cipolle tritate e gli spicchi di aglio.
  6. Lasciare insaporire il condimento per qualche minuto.
  7. Versare il condimento sopra le verdure, aggiustando tutto di sale e di pepe a tuo piacimento.
  8. Far cuocere il contorno in forno preriscaldato a 220°C per 30-40 minuti, prestando attenzione a mescolare le verdure a metà cottura in modo che possano cuocersi uniformemente senza bruciare.

Glassa al cioccolato vegana con olio di cocco

La glassa al cioccolato vegana con olio di cocco è il topping perfetto per dolci come i muffin, i cupcake e le torte. Si presenta infatti come una ganache tradizionale, nonostante i passaggi per realizzarla siano di gran lunga più semplici.

A livello di ingredienti per questi dolci con l’olio di cocco, assicurati di avere:

  • 1 tazza di cioccolato fondente tagliato in scaglie (o di gocce di cioccolato già pronte)
  • 2 cucchiai di olio di cocco bio

La preparazione è altrettanto immediata. Dovrai solo seguire queste poche istruzioni:

  1. Versa l’intera quantità di cioccolato all’interno di un pentolino.
  2. Aggiungi l’olio di cocco.
  3. Disponi il pentolino all’interno di una pentola colma di acqua calda e posizionata sul fuoco.
  4. Lascia sciogliere il cioccolato dolcemente continuando a mescolare con un mestolo di legno o in silicone.
  5. Rimuovi il pentolino dall’acqua e lascia intiepidire la glassa per 5-10 minuti.
  6. Versa la glassa sul tuo dolce, aiutandoti con un cucchiaio.
  7. Attendi mezz’ora che si solidifichi.
  8. Gusta il dessert come conclusione di una cena con gli/le amici/amiche o come spuntino di mezza giornata.

Frullato di frutta con olio di cocco

Un’altra alternativa dolce, vegana e light per uno spuntino (o una colazione) in grado di darci tutta l’energia di cui abbiamo bisogno è il frullato di frutta con olio di cocco: una ricetta facilissima e incredibilmente buona.

Per realizzarla ti serviranno:

  • 1 cucchiaino di olio di cocco bio
  • 1 frutto di stagione a tuo piacere
  • 1 bicchiere di latte di mandorle o di soia
  • 1 cucchiaino di cacao amaro
  • mezzo cucchiaino di semi di lino

Il procedimento è dei più immediati. Dovrai soltanto:

  1. Tritare i semi di lino con un coltello, una mezzaluna o un mixer.
  2. Versare i semi di lino in un frullatore.
  3. Aggiungere il latte di mandorle e il cacao in polvere.
  4. Scaldare l’olio di cocco in un pentolino a fuoco molto basso.
  5. Versare l’olio di cocco nel frullatore insieme a tutti gli altri ingredienti.
  6. Lavare il frutto sotto abbondante acqua corrente.
  7. Rimuovere dal frutto le eventuali parti di scarto.
  8. Tuffare il frutto tagliato a pezzi nel frullatore.
  9. Azionare l’elettrodomestico fino a ottenere una bevanda fluida e omogenea.
  10. Versare il risultato in un bicchiere alto e capiente.

Anche tu non vedi l’ora di metterti ai fornelli?

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Fonti dell’articolo

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