Grasso addominale: cibi, consigli e tutto altro

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Women dance and laugh ©FatCamera

Una cosa in anticipo: i chili di una persona, in realtà, non dicono granché sul suo stato di salute. Piuttosto, meglio concentrarsi su altri parametri come la forza e la capacità dell’organismo di supportarci in tutte le attività che svolgiamo quotidianamente durante la giornata. Quando il nostro corpo diventa un alleato, ci fa sentire bene e ci sostiene, allora svolge più che egregiamente il suo compito e dovremmo sempre ringraziarlo – qualsiasi sia la percentuale di grasso al suo interno.

Se poi si desidera eliminare il grasso addominale, il modo migliore per riuscirci è attraverso un’alimentazione equilibrata accompagnata da un’attività fisica costante, così da attuare un’adeguata (e controllata) ricomposizione corporea. Con questo termine, infatti, si intende un processo atto ad aumentare la massa muscolare, con la naturale conseguenza che il grasso corporeo si riduce per lasciare posto ai muscoli.

Salendo su una bilancia, dunque, il più delle volte il numero mostrato a display rimarrà sempre uguale, poiché i muscoli hanno un peso specifico maggiore rispetto al grasso. Avere un corpo più allenato, tuttavia, si traduce in maggior energia e in un maggiore consumo calorico anche quando si è a riposo. Vuoi raggiungere questo obiettivo? Prova il nostro Programma Shape!

Vediamo allora cos’è il grasso addominale dal punto di vista anatomico e come questo sia solo un parametro (spesso molto piccolo) del proprio stato di salute generale!

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Woman with a defined belly in sportswear.
©foodspring

Definizione di grasso addominale

In merito al grasso addominale, nel corso degli anni sono nati svariati falsi miti: c’è chi dice, infatti, che sia la causa principale di alcuni problemi di salute e chi sostiene, invece, che debba essere eliminato perché esteticamente non gradevole. Siamo sicuri/e, però, che sia davvero così?

Iniziamo con una definizione precisa di grasso addominale. Bisogna infatti distinguere 2 tipologie di grasso o adipe, ognuna con proprie e specifiche caratteristiche:

  • La prima è il grasso sottocutaneo che, come si può facilmente intuire dal nome, rappresenta lo strato di adipe che si trova in superficie tra la pelle e il tessuto muscolare: si accumula prevalentemente (ma non solo) nella zona dell’addome.
  • La seconda è invece il grasso viscerale, che si forma in tutta la cavità addominale, sotto i muscoli e distribuito fra gli organi interni.

Ricomposizione corporea: così si riduce il grasso addominale

Come anticipato in apertura, quando il proprio obiettivo di fitness è quello di ridurre la percentuale di grasso addominale (e corporeo più in generale), l’approccio che dà risultati più duraturi è quello di puntare a una ricomposizione corporea a tutto tondo.

Una corretta alimentazione, che apporta adeguate quantità di macro e micronutrienti, unita all’attività fisica mirata, per sviluppare la propria massa magra, permette infatti di ottenere muscoli più forti e scattanti. Così facendo, il rapporto tra grasso e muscoli nel proprio corpo inizierà a variare andando a favore dei secondi. Otterremo dunque un duplice vantaggio:

  • un corpo allenato e perfettamente in grado di assisterci tra lavoro, commissioni e impegni quotidiani;
  • una diffusa sensazione di benessere data sia dal rilascio delle endorfine, sia da una minore fatica nella vita di tutti i giorni.

Non solo: muscoli più sviluppati portano l’organismo a bruciare il grasso addominale ed un numero superiore di calorie durante la giornata, potenziando a dismisura i due effetti benefici appena descritti.

Grasso addominale: è ora di cambiare prospettiva

L’idea che il grasso, soprattutto sull’addome, sia qualcosa da combattere è frutto di una società che, complice la rappresentazione dei corpi sui media, è diventata grassofobica nel corso degli anni. A lungo, infatti, la magrezza è stata proposta come simbolo di salute e felicità, ma le cose – anche e soprattutto da un punto di vista scientifico – non stanno esattamente così.

Nessuno studio dimostra che un corpo magro sia più in salute di un corpo con qualche chilo in più. Non solo: non è assolutamente detto che chi ha un addome snello sia più felice di chi presenta qualche rotondità. Al contrario, il benessere di una persona dipende da una serie di fattori che concorrono a determinarne lo stato di salute generale e, tra questi, il grasso addominale occupa solo un piccolissimo spazio.

Piuttosto che ridurne la quantità, dunque, è bene occuparsi di:

  • Avere un’alimentazione sana, che regali al corpo tutto ciò di cui ha bisogno: la giusta quantità di carboidrati, proteine e lipidi, uniti a livelli adeguati di vitamine, minerali e oligoelementi.
  • Dedicarsi all’attività fisica con costanza: l’esercizio fisico ci fa sentire bene e un corpo più prestante aiuta ad avere maggior sicurezza in sé stessi.
  • Coltivare relazioni sane e positive, che aggiungano alla nostra vita risate e buonumore.
  • Cercare la propria soddisfazione nel lavoro, dato che in un contesto inadatto alle proprie inclinazioni e ai propri valori, nessun corpo (anche se magro) può essere felice.
  • Smettere di considerare il proprio aspetto come l’unica parte di sé e convincersi che le persone si fanno un’idea di noi sulla base di ciò che siamo e non di come appariamo.

Solo occupandoci di tutti questi aspetti della vita, ci si può considerare davvero in salute. L’OMS, infatti, ne dà una definizione che vale più di mille parole, ovvero: «Uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia». O di grasso addominale, aggiungiamo noi!

A questo punto, non ci resta che augurarti un buon percorso verso il tuo benessere. Fidati di noi: per quanto difficile, una volta tagliato il traguardo ti sentirai imbattibile!

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Fonti dell’articolo

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