Automotivazione: 22 consigli e metodi per automotivarsi

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Eine Frau lächelt ©Westend61

Vorresti mangiare in modo più sano, praticare più sport e sviluppare buone abitudini ma non riesci a trovare la motivazione? Segui i nostri 22 consigli e metodi per imparare ad automotivarsi.

Creare una nuova routine, rimanere costanti e svolgere i propri compiti con la spinta giusta non è semplice. Ma abbiamo una buona notizia: l’automotivazione si può apprendere. Pratica, disciplina e pazienza sono la chiave per riuscirci.

Cos’è l’automotivazione?

Sostanzialmente automotivarsi significa non avere bisogno di essere spronati a compiere i propri doveri. Che si tratti del lavoro, della cura della casa o della decisione di praticare più sport e seguire un’alimentazione più sana, l’automotivazione permette di vincere sempre la pigrizia.

Imparare ad automotivarsi significa anche essere responsabili, soprattutto delle proprie azioni. Ciò è importante per imparare a raggiungere autonomamente i propri obiettivi anche se a volte sembra difficile. Ad esempio, quando si tratta di trascorrere tutta la giornata alla scrivania o andare a correre la mattina.

Infine, riuscire ad automotivarsi e agire di conseguenza regala anche una grande libertà poiché ci si può concedere una pausa senza sentirsi in colpa, anzi.

Banalmente l’automotivazione permette anche di avere più tempo libero: se riesci a concentrarti per 6 ore e a svolgere tutti i tuoi compiti più importanti, non c’è alcuna ragione di rimanere a lavoro per 8 ore.

Motivazione intrinseca ed estrinseca

In psicologia si distingue tra motivazione intrinseca ed estrinseca. Rispetto alla motivazione di natura estrinseca, quella intrinseca ti permette di automotivarti più facilmente anche nelle giornate difficili.

La motivazione intrinseca nasce dentro di te. Ciò significa che fai una cosa esclusivamente per il tuo bene, ad esempio perché ti diverte o perché pensi sia importante. La motivazione viene quindi direttamente da te o dalla natura del compito da svolgere.

La motivazione estrinseca proviene invece da stimoli esterni. Ad esempio, porti a termine i tuoi doveri per poterti permettere uno smartwatch o una vacanza.

A volte risulta davvero più facile lavorare quando si vuole raggiungere una gratificazione esterna. Per questo, a volte le ricompense mirate possono essere un buon mezzo per imparare ad automotivarsi.

Tuttavia, a lungo andare il loro effetto positivo può trasformarsi in negativo: entri in una spirale in cui diventi dipendente dalla ricompensa e non riesci più a trovare la motivazione dentro di te. Dunque l’obiettivo dell’automotivazione è anche imparare a sviluppare una maggiore motivazione intrinseca.

Donna seduta con laptop sulle ginocchia in casa
©katleho Seisa

Come imparare ad automotivarsi?

Non c’è una risposta generale valida per tutti, ma fondamentalmente si può distinguere tra due tipi di persone:

  1. Coloro che agiscono perché vogliono raggiungere un obiettivo, non importa se la motivazione è intrinseca o estrinseca.
  2. Coloro che vogliono evitare le conseguenze negative, come una multa o simili.

Capire in quale categoria rientri ti può aiutare a trovare le strategie giuste per automotivarti. Prenditi del tempo per ripensare a compiti e progetti passati: perché hai svolto determinate attività? Come mai hai terminato tutto in tempo? Qual era la tua motivazione?

Imparare ad automotivarsi: 22 consigli per riuscirci

I nostri consigli per automotivarsi includono strategie efficaci per entrambi i tipi di persone di cui abbiamo parlato. Proprio come quando si sviluppano nuove abitudini, anche in questo caso è importante fare un passo alla volta.

Scegli 2 o 3 dei nostri metodi per migliorare l’automotivazione e prova a seguirli per circa 6 settimane. Individua quelli più adatti a te, così puoi scoprire gradualmente come motivarti al meglio per svolgere i tuoi doveri e provare soddisfazione.

#1 Trova il tuo scopo

Perché vuoi per forza occuparti del compito che stai rimandando? Cosa c’è dietro? Come ti sentirai una volta che lo avrai portato a termine? Se hai ben presente lo scopo di un’attività, è più facile trovare la motivazione giusta.

#2 Non perdere di vista l’obiettivo

È importante che tu sia consapevole del motivo per il quale vuoi motivarti a fare qualcosa. Perché vuoi svolgere un’attività? O perché pensi di doverla svolgere? In che modo ti aiuta a raggiungere il tuo obiettivo principale? Fare ciò che per te è completamente irrilevante ti porta solo ad avere un conflitto interno.

Se continui a rimandare un compito senza riuscire a evitarlo completamente, vuol dire che ha una certa importanza. Cerca di capire qual è e tienila a mente quando ti manca la motivazione.

#3 Stabilisci piccoli compiti e scadenze

Spesso un’attività sembra così complessa da risultare quasi impossibile. Proprio per questo è ancora più difficile cominciarla e il problema diventa ancora più grande. Ti suggeriamo di suddividerla in compiti più piccoli e scriverli. Stilare to do list dettagliate ti può aiutare ad avere l’impressione che sia tutto più fattibile.

Questa strategia ti permette anche di concentrarti sulle cose più importanti senza mai perdere di vista il tuo obiettivo. Inoltre, così riesci a portare a termine un compito dopo l’altro e a ridurre sempre di più la tua lista di cose da fare. Vedere nero su bianco i tuoi progressi è molto importante per automotivarti.

#4 Lavora a un’attività per 15 minuti

Non riesci proprio a trovare la motivazione? Allora non lavorare troppo: cerca un’attività che vorresti davvero portare a termine e prenditi 15 minuti per occupartene.

Non vale la pena andare a fare jogging solo per 15 minuti? È vero. Iniziare un’attività è difficile, ma continuare non lo è. Per questo, alla fine fai sempre di più di ciò che avevi stabilito in partenza. Questo è un ottimo escamotage per spingerti a fare le cose, con l’obiettivo di riuscire prima o poi ad automotivarti più facilmente.

Importante: se dopo 15 minuti fai ancora fatica, lascia stare. Forse non è la giornata giusta!

#5 Prefiggiti obiettivi realistici

Ogni settimana stabilisci degli obiettivi da raggiungere e verificali sempre con la formula SMART, ovvero assicurandoti che siano specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e definiti nel tempo. Chiediti in modo critico se il tuo lavoro ti sta aiutando a portare a termine il tuo progetto. Sei sulla buona strada per ottenere ciò che ti rende felice? Oppure sei a un punto morto? Cosa dice la tua bussola interiore? Trovare l’automotivazione è molto più semplice se fai ciò che ti porta gioia.

Frau guckt auf ihren Planer
©Moyo Studio

#6 Anticipa i problemi

Anche se il tuo piano è perfetto e hai pensato a ogni dettaglio, non sempre riesce tutto al primo tentativo. Per questo, ti suggeriamo di prevedere possibili problemi e trovare già le soluzioni. Il metodo WOOP è lo strumento perfetto per riflettere in modo critico sui tuoi progetti.

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#7 Riconosci le credenze distruttive

Le credenze sono molto più di semplici pensieri negativi, infatti corrispondono alle nostre convinzioni interne e spesso inconsapevoli. Queste possono essere idee e opinioni personali su noi stessi, ma possono anche essere espressione della nostra percezione del mondo esterno.

Ecco un esempio: già da piccolo non riuscivo a concentrarmi, quindi è logico che non riesco a svolgere velocemente i miei compiti. Oppure: un atleta è bravo solo se riesce ad allenarsi almeno 5 volte a settimana e raggiunge il successo.

La prossima volta che ti rendi conto di non voler fare qualcosa perché credi di non riuscirci, chiediti da dove viene questa credenza e quanto è vera.

#8 Pensa positivo

Dai per scontato che ciò che fai sia destinato a fallire e che non hai comunque nessuna chance? Allora perché ci provi? L’idea che niente funzionerà e che è tutto inutile è più che demotivante. Prova a concentrarti sui lati positivi di ogni tuo progetto.

#9 Cambia il tuo modo di esprimerti

Le parole che utilizzi influiscono in modo decisivo sulla tua percezione. Cerca di utilizzare il meno possibile il verbo “dovere”, sostituendolo con “potere” o semplicemente con “fare”. Inizialmente ti potrà sembrare sbagliato, ma con il passare del tempo noterai una grande differenza: il tuo linguaggio modifica gradualmente come ti senti realmente.

#10 Assumiti la responsabilità

Fallo per te: se fai ciò che credi sia corretto, ti risulta sicuramente più facile automotivarti. Da un lato, perché segui i tuoi valori e le tue convinzioni. Dall’altro, perché devi assumerti la responsabilità dei tuoi risultati, sia positivi che negativi.

#11 Batti sul tempo la pigrizia

La mattina occupati subito dei compiti più importanti che eviteresti volentieri e portali a termine ancor prima che la pigrizia si faccia sentire. La tua ricompensa sarà la bella sensazione di aver già concluso qualcosa a inizio giornata.

#12 Programma fasi di concentrazione

Prenditi 20 minuti per lavorare con grande concentrazione, poi concediti un break di 5 minuti. Fai così per tre volte prima di prenderti una pausa di 20-30 minuti. In questo modo suddividi la tua attività in piccoli compiti, così ti sembrerà meno impegnativa e ingestibile.

22 consigli per migliorare la concentrazione

#13 Digital detox: entra nel flusso

Sicuramente è più facile concentrarsi senza smartphone e notifiche. Anche se lavori al pc, puoi fare un mini detox: durante le fasi di concentrazione, focalizzati solo sulla schermata del lavoro senza aprire le e-mail né altri programmi di messaggistica.

Il digital detox ti aiuta anche durante l’allenamento: imposta il tuo smartphone in modalità aereo, ascolta la tua playlist offline e rispondi a tutti i messaggi dopo il training. Anche i selfie durante l’allenamento possono aspettare.

Uomo guarda il proprio telefono sorridendo di gioia
©Tim Robberts

#14 Spezza la routine

Reinventa il tuo posto di lavoro, per esempio spostandoti un pomeriggio in un bar, oppure la mattina concediti 15 minuti solo per te prima di iniziare la tua routine quotidiana. A volte basta fare in modo diverso poche piccole cose per movimentare la giornata e vederla sotto una luce diversa.

Prenditi qualche minuto per prendere consapevolezza e concentrarti sui lati positivi di questi cambiamenti, rafforzando così la tua motivazione.

#15 Scopri i tuoi punti di forza e focalizzati su di essi

La  cose che ti risultano semplici sono anche quelle che ti divertono di più. Cerca quindi di scoprire i tuoi punti di forza. Magari sai delegare bene i compiti agli altri? Forse non dovresti andare a correre ma praticare uno sport di squadra? Scrivi i tuoi punti forti e deboli e scopri quali lavori, sport o diete ti motivano intrinsecamente.

#16 Accetta che non tutti i giorni sono uguali

E che tu non sei un robot! Questo vuol dire che non puoi e non devi funzionare tutti i giorni come un orologio svizzero. Concentrati bene su come ti senti: ti manca semplicemente la motivazione oppure non hai alcuna spinta e non c’è ricompensa che ti possa motivare? Allora lascia stare e riprova nei giorni successivi.

#17 Trova il tuo ritmo

Quando è il tuo momento di produttività massima? Quando ti risulta più facile entrare nel flusso? Praticare sport la mattina non fa per te? Allora organizza la tua vita in modo tale da poter fare attività fisica la sera. Spesso capiamo solo in un secondo momento che avremmo potuto fare le cose in modo completamente differente, ottenendo comunque un ottimo risultato. Sfrutta al meglio tutta la tua libertà.

#18 Rilassati

Per imparare ad automotivarti è anche importante capire che non devi occuparti subito dei tuoi compiti, che a volte possono aspettare. Staccare per un paio di giorni ti permette di guardare i problemi con occhi nuovi, così come di scoprire nuove prospettive e aspetti positivi.

Inoltre, spezzare la routine combatte la noia e aumenta la motivazione poiché ti toglie la sensazione di dover fare sempre e solo una cosa. Ti suggeriamo quindi di prenderti regolarmente dei giorni liberi in cui fare veramente ciò che vuoi.

#19 Concediti una ricompensa

Come abbiamo detto, lavorare costantemente con la ricompensa e la motivazione estrinseca può portare alla dipendenza e non è una buona idea. Tuttavia, ogni tanto la prospettiva di una gratificazione aiuta. Sarai d’accordo che il pensiero di staccare da lavoro alle 15 per goderti il tempo libero oppure la bella sensazione dopo un allenamento sono davvero motivanti.

#20 Pratica sport

Soprattutto quando ti manca l’automotivazione. Lo sport fa bene al corpo e alla mente, inoltre ti aiuta a entrare in una spirale positiva di autoefficacia. Più ti alleni costantemente, più ti senti bene fisicamente e mentalmente; inoltre la motivazione prima del prossimo training aumenta.

Ricorda che quantità non è necessariamente sinonimo di qualità. Inizia gradualmente e adatta sia la durata che l’intensità del tuo workout alle tue prestazioni. Se dopo un allenamento hai tre giorni di dolori muscolari oppure ti fai male, hai raggiunto il contrario del tuo obiettivo.

Consiglio: che si tratti di un allenamento del core, un training completo o una sessione intensa di HIIT, sia i principianti che gli atleti più ambiziosi troveranno il workout giusto nella sezione dedicata del nostro sito.

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Donna prepara da mangiare in cucina
©recep-bg

#21 Segui un’alimentazione sana

Cosa c’entra la motivazione con l’alimentazione? C’è un forte legame tra questi due aspetti, infatti la dieta determina il tuo stato fisico. In base a ciò che mangi, puoi avere un senso di sazietà e stanchezza oppure fare il pieno di energie per svolgere con concentrazione i tuoi compiti. Cerca di seguire le basi di un’alimentazione salutare, evitando di mangiare per noia o in modo emotivo.

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#22 Prenditi cura della tua salute mentale

Sembra banale, ma è davvero importante. Mangia ciò che ti fa sentire bene, pratica attività fisica, concediti delle pause e fai attenzione all’equilibrio tra lavoro e vita privata. Inoltre, assicurati che ciò che fai sia sempre in linea con i tuoi valori e la tua visione del mondo. La motivazione, anche se intrinseca, richiede molte energie e per averle devi prenderti completamente cura di te.

In breve

  • Cerca di capire che tipo di persona sei per scoprire quali metodi di automotivazione sono più efficaci per te.
  • Imparare ad automotivarsi richiede disciplina e costanza.
  • Le ricompense possono aiutarti se sei in una fase di stallo, ma a lungo termine diventano controproducenti.
  • L’automotivazione ti regala libertà perché riesci a svolgere i tuoi compiti e a portare a termine tutto ciò che ti prefiggi.
  • Per quanto tu riesca ad automotivarti, tutti hanno una giornata negativa o poco produttiva, ma questo è del tutto normale.

Fonti dell’articolo

Il team editoriale di foodspring è composto da specialisti della nutrizione e dello sport. Ci affidiamo a studi scientifici per redigere ogni nostro articolo. Se vuoi saperne di più, leggi la nostra politica editoriale.