Gattò di patate napoletano: storia e ricetta originale
Il gattò di patate napoletano, conosciuto all’interno della cultura enogastronomica italiana anche come “gâteau di patate”, è una vera e propria prelibatezza che affonda le sue radici nella tradizione partenopea. Una preparazione davvero gustosa realizzata con salumi, formaggi e tutto ciò che il nostro frigorifero mette a nostra disposizione, ma la cui protagonista è ovviamente lei: la patata.
Parliamo infatti di un piatto versatile, come la Pizza Proteica, che può essere presentato come primo per un semplice pranzo in famiglia o come single, come secondo oppure anche come antipasto, cotto comodamente in forno. La sua crosticina irresistibile e i suoi ingredienti così sfiziosi lo rendono una proposta in grado di piacere proprio a tutti/e. Ed è per questo che oggi noi di foodspring vogliamo presentartelo nella nostra rubrica dedicata alle migliori ricette della cucina italiana.
Hai degli ingredienti in frigo che potrebbero presto non essere più molto freschi e ti serve una ricetta per utilizzarli? Scopri come qui di seguito!
Giornata lunga e mancanza di tempo o voglia di cucinare la sera? La parola magica è Meal Prep.
Che cos’è il gattò di patate napoletano?
Formaggio, prosciutto e salame racchiusi in un morbido impasto di patate che durante la cottura sviluppa una crosticina inconfondibile da far girare la testa a tutti, grandi e piccini. È il gattò di patate alla napoletana, un grande classico delle nostre tavole, ormai adottato dall’intera cultura meridionale. Un piatto ricco che si presenta come uno sformato perfetto per chi vuole cenare senza troppi fronzoli, ma senza rinunciare a stupire la propria famiglia o i propri ospiti.
Le sue varianti sono infatti tantissime, anche se generalmente il prosciutto e la mozzarella – a volte sostituita dalla provola affumicata – non mancano mai, per quella che è a tutti gli effetti una ricetta facile e veloce, ideale quando si vuole portare in tavola qualcosa di veramente gustoso.
In molti/e si domandano come mai piaccia così tanto. Bene, le ragioni sono sostanzialmente due: oltre ad essere buonissimo, il gâteau di patate napoletano è un vero e proprio “svuota-frigo”, cioè perfetto per quando abbiamo degli ingredienti freschi da consumare il prima possibile. Senza dimenticare che parliamo di una ricetta ampiamente versatile: in seguito avremo modo di presentarvi le diverse varianti presenti sui ricettari degli italiani, tra cui quella vegetariana e quella proteica.
Si dice gattò di patate napoletano o gâteau di patate?
Fuori dai confini italiani, ma anche in molte Regioni del Bel Paese, capita di leggere su ricettari e menu la formula “Gâteau di patate”. Ed è a causa di questa radicata dicitura che emerge il fantomatico dubbio: si scrive gattò di patate oppure gâteau? La risposta la fornisce la prestigiosa Accademia della Crusca, che conferma fortunatamente la nostra posizione: la dicitura esatta è “gattò di patate”!
Una certezza che chiunque di noi può trovare su un qualsiasi dizionario italiano, che alla voce gattò recita “tortino cotto al forno a base di patate, uova, formaggio, ecc., tipico della cucina napoletana”.
Gli ambiti d’utilizzo dei due termini, uno più di nicchia (gattò), e l’altro più comune (gâteau), appaiono oggi sovrapposti solo in parte: mentre il secondo viene usato genericamente per indicare qualsiasi torta farcita dolce o salata, la prima si è invece specializzata nel parlato napoletano per indicare appunto la sfiziosa specialità gastronomica a base di patate.
Il gattò di patate napoletano: storia del gattò
Una volta appurata la questione linguistica, non resta che indagare in merito alla storia del gattò di patate, un piatto che fece la sua comparsa sulle nobili tavole del Regno delle due Sicilie soltanto nel 1775. A richiederlo fu direttamente il palato sopraffino della regina Maria Carolina d’Asburgo, moglie di Ferdinando I di Borbone, che una volta assaggiatolo in Francia, non volle in alcun modo privarsene. Per farlo, addirittura, fece richiamare alcuni chef francesi proprio alla corte del Regno.
Qui la ricetta del gattò di patate riuscì a radicarsi anche all’interno delle città locali, ma in una forma un po’ più “rustica”. I napoletani, infatti, sostituirono il formaggio gruviera con la mozzarella fior di latte, arricchendola poi con salame e prosciutto cotto. L’aspetto più curioso e magico della storia del gattò di patate alla napoletana resta proprio come ogni famiglia fece “sua” la ricetta: una tradizione che giunge ancora adesso sulle loro e sulle nostre tavole.
Gattò di patate alla napoletana: ricetta e ingredienti
Gli ingredienti del gattò sono pochi e tutti facilmente reperibili, a volte persino sui ripiani del nostro frigorifero. L’importante che siano sempre belli freschi.
Difficoltà: facile
Durata: 30 min. preparazione + 30 min. cottura
Dosi per 4 persone
- Patate a pasta gialla 500 g
- Una fetta spessa di prosciutto cotto 50 g
- Salame napoletano 50 g
- Mozzarella fior di latte 100 g
- Un bicchiere di latte
- 2 uova
- 4 cucchiai Parmigiano Reggiano
- 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- Pangrattato 20 g
- Sale fino q.b.
- Pepe q.b.
La ricetta del gattò di patate napoletano: tanto facile quanto buona
Diciamolo chiaramente: la ricetta del gattò di patate alla napoletana è facile, veloce e rispecchia tutti i canoni della tradizione culinaria italiana. Mai come per questo incredibile piatto, infatti, vale la teoria dell’utilizzo di ingredienti già a disposizione e che già si trovano nella tua dispensa. Quindi non preoccupartii se non hai la mozzarella e opti per un altro formaggio, o se al posto del salame napoletano preferisci un’altra varietà di insaccato.
L’importante è che piaccia a te e ai tuoi commensali! Qual è il trucco segreto della ricetta del gattò di patate? Senza dubbio il latte, perfetto per tutte quelle patate a pasta gialla eccessivamente farinose, e quindi funzionale ad ammorbidirle. Senza dimenticare che questo è anche un piatto intelligente e versatile, in quanto oltre a prepararsi in soli 30 minuti (a cui se ne aggiungono circa 30 per la cottura), è delizioso anche il giorno dopo, rivitalizzato da una bella scaldata in forno.
Come preparare il gattò di patate alla napoletana in 10 passi
Come fare il gattò di patate napoletano? Napoli non è solo pizza, e preparare un piatto gustoso come il gattò di patate alla napoletana è semplicissimo e non prevede particolari passi complicati prima della cottura in forno, che invece è la fase più lunga di tutta la preparazione.
- Il primo passo è naturalmente quello di lavare le patate, inserirle in abbondante acqua fredda e quindi lessarle per circa 30 minuti da quando inizia la fase di ebollizione. Per testare la reale cottura delle stesse basterà infilzarne una con una forchetta: se questa raggiungerà facilmente il centro, allora potrai scolarle.
- Puoi quindi iniziarle a sbucciarle mentre sono ancora calde, aiutatandoti con un coltellino, facendo molta attenzione a non scottarti.
- È giunto il momento di schiacciarle in maniera minuziosa, sfruttando proprio il loro calore che le rende maggiormente malleabili. Occhio a non lasciare grumi nel composto.
- Tagliate a dadini la mozzarella, strizzandola bene grazie all’aiuto di un canovaccio, eliminando così tutto il liquido in eccesso. Una volta fatto questo, taglia a cubetti anche il salame napoletano e la fetta di prosciutto.
- Unisci le uova alle patate schiacciate, aggiungendo anche sale, pepe, un cucchiaio di olio e il formaggio grattugiato, mescolando quindi energicamente.
- Unisci al composto il prosciutto, il salame napoletano e la mozzarella scolata, prima di amalgamare il tutto nuovamente.
- A questo punto cospargi d’oliouna pirofila o un contenitore da forno, distribuendo sulla superficie il pangrattato.
- Poi versa il composto aiutandoti con una spatola per livellarlo, spolverando la superficie con il pangrattato e il parmigiano, e bagnandola con un filo d’olio.
- Cuoci in forno statico preriscaldato a 180° per circa 30 minuti, prestando attenzione che la superficie non bruci.
- Ora puoi finalmente sfornarlo, lasciandolo riposare per qualche minuto prima di servirlo. Buon appetito!
I consigli di foodspring per la preparazione della ricetta del gattò di patate
E ora qualche pratico consiglio che ti sarà utile nella preparazione di questa golosissima ricetta.
Una ricetta personalizzabile
Il gattò di patate napoletano è senza dubbio una ricetta che si tramanda di famiglia in famiglia: un aspetto che consente ad ognuno di noi di modificarla secondo le nostre esigenze e i nostri gusti. Puoi infatti farcire questo piatto con qualsiasi salume o formaggio tu abbia in frigorifero.
In Campania, per esempio, oltre al classico salame napoletano e prosciutto cotto vanno sicuramente per la maggiore la soppressata napoletana, la scamorza e la provola affumicata, per dare un sapore più deciso.
Ci sono patate e patate
Per fare un gattò di patate napoletano di ottima qualità, il nostro consiglio è quello di utilizzare patate vecchie a pasta gialla per ridurre al minimo la presenza di amido. È importante evidenziare come se queste dovessero essere eccessivamente farinose, puoi allora aggiungere al composto del latte o qualche nocetta di burro.
Quando assemblare gli ingredienti?
Giustamente è lecito domandarsi quando mescolare gli ingredienti come mozzarella e salumi. Alcuni lo fanno in maniera omogenea, mentre altri preferiscono procedere a strati, con metà impasto che viene versata sul fondo della teglia e quindi livellata, prima di procedere con uno strato di mozzarella e quindi il secondo strato di patate. In questo caso, di conseguenza, il ripieno si troverà solo al centro.
Attenzione alla temperatura!
Per poter tagliare una fetta integra e bella spessa, il segreto è farlo solo quando il gattò è tiepido e non più caldo. Questo richiede di lasciarlo raffreddare almeno un’ora in teglia prima di servirlo. Al momento di servire basterà aprire il coperchio, sollevare con un coltello o una spatola il fondo, e trasferire il tuo gateau di patate su un piatto da portata.
Come conservare il gattò di patate napoletano?
Se non riesci a finire quanto preparato, nessun problema. Puoi infatti conservare le porzioni rimaste, per poi riscaldarle al bisogno anche il giorno dopo. In forno statico o al microonde sarà come appena sformato! Se vuoi, puoi anche congelarlo, ricordando però di rimuoverlo dal freezer 24 ore prima di consumarlo.
Vogliamo fornirti, inoltre, un ultimo consiglio utile nella preparazione: non preparlo con troppo anticipo rispetto alla fase di cottura, in quanto rischi come l’annerimento delle patate e l’eccessivo rilascio di liquido da parte dei formaggi sono sempre dietro l’angolo.
Alcune domande utili per la preparazione del gattò di patate alla napoletana
Per potere preparare il gattò di patate alla napoletana “perfetto” vogliamo provare a chiarirti alcuni dubbi, rispondendo a quelle che sono le domande più frequenti sul tema.
È possibile farcire il gattò con altri formaggi e salumi?
Assolutamente sì! Puoi farcirlo con provola classica o affumicata, con del salame napoletano o magari della soppressata. Insomma, con tutto ciò che più incontra il tuo gusto.
Quali formaggi si possono utilizzare?
Anche qui il nostro consiglio è quello di utilizzare i formaggi che più ti piacciono. Fai solo attenzione a non utilizzare formaggi eccessivamente acquosi o comunque non scolati.
Cosa fare se il composto è troppo grumoso?
Potrebbe essere un problema di schiacciapatate oppure di una patata troppo “giovane” e non cotta alla perfezione. In quel caso l’escamotage migliore è quello di ripassarlo con il passaverdura, andando a rimuovere così tutti i gruppi.
Le uova sono indispensabili?
Sono importanti per amalgamare il composto, ma non sono necessarie se sei alla ricerca di una ricetta più leggera e salutare.
Come lessare in maniera ottimale le patate?
Per ottenere delle patate cotte alla perfezione è fondamentale immergerle in una pentola contenente acqua fredda e leggermente salata. Porta a bollore il tutto, abbassai maniera moderata il fuoco e lasciale cuocere per 30 o 40 minuti, a seconda della grandezza delle patate stesse. Naturalmente, cuocendo le patate con la buccia, si eviterà che queste assorbano dell’acqua assumendo così una consistenza acquosa.
Ricetta gattò di patate napoletano vegetariano
Non mangi la carne o vuoi stare un po’ più attento/a alla linea? Nessun problema! Esiste infatti anche una ricetta vegetariana del gattò di patate. Una variante comunque sfiziosa, nella quale è possibile sostituire il salame e il prosciutto cotto, abbondando invece con diverse varietà di formaggi, ed inserendo elementi vegetali come zucchine, melanzane ed olive taggiasche.
Anche in questo caso parliamo quindi di un’ottima, intelligente e casereccia ricetta svuota-frigo, per coloro che seguono una dieta vegetariana ma non vogliono proprio rinunciare al connubio tra patate e formaggio.
Ricetta gattò di patate in padella
Esattamente, il gattò di patate alla napoletana si può preparare anche in padella. Una ricetta furbissima, che consente anche di ridurre i tempi e i costi dell’energia. Soprattutto in estate quando fa molto caldo e non abbiamo voglia di accendere il forno, ecco allora una fantastica idea: il gattò di patate in padella.
Il procedimento di cottura delle patate e di impasto è sempre lo stesso, evitando però di inserire il formaggio e ricordando che questa volta non ci servirà una pirofila da forno bensì una padella antiaderente. È quindi importante imburrarla e cospargerla di pangrattato, prima di inserire metà composto sul fondo livellandolo con le mani.
Aggiungi quindi ora la provola a pezzetti, coprendo con il composto restante e sigillando bene i bordi. Cospargi con pangrattato e con fiocchetti di burro, prima di coprire il tutto con coperchio e cuocere per 10 minuti a fiamma medio-bassa.
A questo punto ti servirà una seconda padella da imburrare e cospargere di pangrattato anch’essa, prima della fase più complicata: stacca con una spatola il gattò di patate napoletano e capovolgilo nella seconda padella, in modo da finire la cottura, sempre con coperchio, per altri 5 minuti circa prima di servirlo. E voilà, il gioco è fatto!
Gattò di patate alla siciliana o arancine di riso?
Hai mai provato la variante del gattò di patate alla siciliana? Si tratta di un tortino cotto, sempre al forno, a base di patate, formaggio, salumi e uova particolarmente diffuso anche nell’isola Siciliana. Questo si prepara generalmente in occasione della festa di Santa Lucia, il 13 dicembre.
La dicitura “gattò” o “gateu” in dialetto siciliano vuole infatti dire “sformato”, da non confondere con le storiche arancine o arancini, i timballi di riso o la cuccia. La tradizione, infatti, vuole che in questo giorno non si mangino né pane né pasta. Via libera dunque agli sformati, ma attenzione alle variazioni siciliane della ricetta con ragù di carne, prosciutto o mozzarella con salumi.
E il gattò di patate alla pugliese?
Il gateau di patate è inoltre un piatto che unisce la tradizione napoletana a quella tipica pugliese, grazia alla qualità della patata salentina. Da qui nasce il gattò di patate alla pugliese. Alcuni documenti ufficiali di fine ‘800, infatti, raccontano di come il prodotto della patata fosse già da allora esportato dalle terre pugliesi in tutta Europa, divenendo una delle coltivazioni di punta del territorio, premiata per qualità e quantità. Soprattutto quella di Galatina, che ha ottenuto negli anni il titolo di IGP.
Il gateau di patate ha quindi un’origine particolarmente legata al meridione ed è per questo un piatto perfetto per chi ha desiderio di una portata informale ma gustosa, spesso abbinato ad altre pietanze più saporite. Tipico da affiancare alle delizie pugliesi come taralli, salumi e formaggi molli. Ad ognuno… il suo timballo!
Gattò di patate proteico: salutare e velocissimo!
Sì, c’è posto anche per gli amanti delle ricette proteiche! Soprattutto per tutti coloro che non sono in grado di rinunciare al formaggio filante! Ma come realizzare un gattò di patate proteico, con pochi carboidrati a disposizione nella propria dieta, e in più con poco tempo a disposizione?
Gli escamotage sono diversi, e ci consentono di prepararlo in soli 20 minuti, addirittura senza forno e senza perdere diverso tempo a pelare e tagliare le patate. Basta infatti una busta di preparato per purè, con patate liofilizzate che a contatto con l’albume si reidratano. Non resta quindi che mixare il composto ottenuto con sale, pepe e noce moscata, aggiungendo poi il prosciutto cotto a dadini, e quindi del formaggio proteico.
Per dare maggiore croccantezza puoi sbriciolarci dentro del Pane Proteico. A questo punto prendi una padella antiaderente e mettila sul fuoco basso. Quando sarà bella calda versaci il composto, cuoci 5 minuti e quindi ripeti il procedimento con una seconda padella in cui rovesciare il composto.
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