I 5 modi più semplici per aumentare la concentrazione

Così non ti distrarrai più.
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Segno zodiacale e sport © foodspring

Ti siedi alla scrivania dopo un espresso bollente, fai un respiro profondo e vuoi finalmente concentrarti sul tuo lavoro. Ma in realtà volevi anche controllare come sarà il tempo domani e cosa c’è nel menu del ristorante in cui andrai stasera. E addio concentrazione.

Se ti riconosci in questa situazione, non preoccuparti. Sei in buona compagnia. Il livello di stress attualmente dilagante non è mai stato così alto e avere la sensazione di andare sempre di corsa è un metodo garantito per perdere la concentrazione. A ciò si aggiunge il fatto che molti di noi si stanno spostando di nuovo dal proprio ufficio domestico alla loro scrivania pre-Covid, il che rappresenta (di nuovo) un grande cambiamento e causa inquietudine. Le cuffie che annullano i rumori possono aiutare, ma ad alcune persone basta già un po’ di musica classica nelle orecchie per eludere le distrazioni.

Se però ti ritrovi spesso in situazioni in cui perdi costantemente la concentrazione, i nostri cinque consigli scientificamente provati possono aiutarti. Se li segui porterai a termine tutti i tuoi compiti con più efficacia e poi potrai premiarti senza rimorsi. Ad esempio con una bella cena fuori.

Per restare in tema: Questa semplice abitudine mantiene il cervello giovane a lungo.

  • Una bella nottata di sonno

Probabilmente il modo più semplice per concentrarsi finalmente su quell’e-mail da scrivere, su quel libro da leggere o su quella presentazione da fare è dormire. Uno studio, pubblicato su npj Science of Learning, illustra ciò che in realtà già sappiamo: senza una bella nottata di sonno, la giornata non può che essere caotica. Per capire meglio questo aspetto, i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology e della Harvard Business School hanno studiato la qualità e la durata del sonno di 100 studenti e li hanno analizzati in base al loro rendimento agli esami. Un sonno migliore è stato associato a voti migliori, evidenziando l’effetto favorevole alla concentrazione di un sonno riposante. Se la causa dei tuoi problemi di concentrazione è lo stress, anche in questo caso una bella nottata di sonno può essere la soluzione.

Di quante ore di sonno ha bisogno ciascuno varia da persona a persona, ma per la maggior parte di noi spesso è difficile addormentarsi tout court.

Per riuscirci meglio, dovresti assolutamente bandire il cellulare dalla camera da letto ed evitare la luce blu di tutti gli schermi. Leggere può rilassarti, però se ti piacciono i romanzi polizieschi cruenti, anche questi potrebbero farti agitare prima di andare a letto. Per scoprire cosa funziona per te nello specifico prima di andare a dormire, puoi tenere un diario del sonno in cui annotare al mattino quanto hai riposato di notte e cosa hai mangiato, bevuto, letto o fatto la sera prima. In questo modo individuerai i rituali che fanno bene al tuo sonno e quali ti fanno passare una notte agitata.

  • Più movimento

Non è così facile come dormire, tuttavia l’esercizio fisico è altrettanto efficace per la concentrazione. Uno studio, pubblicato sulla rivista specialistica Sports Health, dimostra che chi fa sport è in grado di bloccare meglio il rumore e i suoni di sottofondo, concentrandosi così sull’essenziale. Il team di ricerca ha paragonato questo effetto a una radio. Se c’è rumore, è possibile alzare il volume per sentire meglio le voci o ridurre il rumore stesso. Ed è proprio questo che il cervello di chi pratica sport sembra fare meglio. Se fai già molta attività fisica, può essere utile rendere l’allenamento più vario: sostituisci una sessione di cardio con una di yoga o con un giro in bicicletta all’aria aperta. Fai delle prove e scopri il tipo di esercizio e di sport più adatto a te.

  • Bevi tanto

Restiamo sui concetti base, e per una buona ragione. Per poter funzionare ogni cellula del corpo dipende dall’acqua. Questo vale anche per il cervello perché, senza un apporto idrico sufficiente, diminuiscono sia il trasporto di ossigeno e sostanze nutritive sia la capacità di concentrazione. La University of Westminster e la University of East London con uno studio sono riuscite a dimostrare che, aumentando di 300 ml il loro apporto di acqua, gli studenti hanno guadagnato fino al 25 % di attenzione in più. Poiché il cervello non può immagazzinare acqua, è importante bere a sufficienza durante la giornata. È molto più facile se, prima di iniziare a lavorare, riempi una caraffa d’acqua da tenere sulla scrivania (se ti piace, puoi anche aromatizzarla con un po’ di limone o di menta). Qui trovi altri consigli su come bere più acqua durante il giorno.

  • No al multitasking

Mentre con un orecchio ascolti quello che è capitato al collega nel fine settimana, intanto controlli le e-mail e ti segni un’altra cosa sul cellulare. Anche se ti sembra che facendo così risparmi tempo, di solito è tutt’altro che efficace. Risultati di ricerche suggeriscono che il multitasking non funziona. Spesso finisci per perderti informazioni importanti nelle e-mail e non hai nemmeno sentito quale ristorante ti stavano consigliando in ufficio. Quindi è meglio fare una cosa alla volta, anche se all’inizio ti sembra di metterci di più. Un classico elenco di cose da fare, ad esempio, può aiutarti a rimettere in ordine i pensieri. Così non dovrai preoccuparti di dimenticare nulla e potrai svolgere un compito dopo l’altro. Inoltre, forse non c’è niente di meglio della soddisfazione che si prova spuntando le voci di un elenco di cose da fare.

  • Nuove sfide

Le routine fanno bene e sono utili, ma per il cervello e le relative prestazioni è meglio affrontare costantemente nuove sfide e situazioni. Può trattarsi di un nuovo sport, un percorso di corsa diverso o anche di un nuovo lavoro. Gli esercizi di concentrazione, invece, non sembrano essere così utili come spesso si crede. Su Spiegel Job & Karriere Martin Meyer dello Psychologischen Institut für Lernen und Plastizität dell’Università di Zurigo spiega che gli esercizi di concentrazione come il sudoku possono migliorare le prestazioni solo in alcune aree. “Chi si allena a fare i sudoku poi sa fare meglio i sudoku, niente di più”.

Ma dal momento che la maggior parte di noi trascorre troppo tempo su Instagram, TikTok e compagnia, un buon vecchio sudoku forse non è una cattiva idea.

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Fonti dell’articolo

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