Pole dance: quali sono i benefici di questo sport?

icon 3 min
ⒸMelinda Mile

Dai night club alle palestre e gli allenamenti a casa. Lì dove c’era alcol e odore di tabacco ora ci sono barrette energetiche e bevande isotoniche. Negli ultimi anni, la pole dance è diventata una delle grandi tendenze tra le attività sportive. Ora ha preso il nome di pole fitness o pole sport ed è entrata a far parte di competizioni internazionali organizzate dalla International Pole Sport Federation (IPSF), oltre ad essere riconosciuta come sport olimpico. Ma cos’è che ha reso quest’attività fisica uno dei workout più alla moda? Innanzitutto, il fatto di unire il ballo e le acrobazie intorno a un palo fisso e verticale, dove la concentrazione, la coordinazione e la forza sono le protagoniste. In più, è una valida alleata per bruciare calorie e tonificare i muscoli, specialmente di braccia e gambe, oltre a migliorare la nostra flessibilità. Tuttavia, questo esercizio così sensuale ha anche degli altri benefici, vediamoli insieme.

Esercizio fisico a media intensità

Anche se lo studio della pole dance presenta ancora delle lacune, più questo sport diventa popolare e più cresce l’interesse della comunità scientifica. Ad esempio, nel 2019, il Journal of Strength and Conditioning Research ha pubblicato il primo studio sulla fisiologia della pole dance. I ricercatori avevano riunito 14 ballerini e ballerine professionisti misurando il dispendio energetico causato da una lezione di questa disciplina.

Il risultato fu che in un’ora di lezione vennero bruciate 280 calorie, comprendendo il riscaldamento, l’allenamento e lo stretching successivo. Venne misurata anche la frequenza cardiaca e altri parametri fisiologici, arrivando alla conclusione che una lezione di pole dance rientra tra gli esercizi fisici a media intensità. Se ricordiamo le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità di fare “almeno 150 minuti di attività fisica aerobica a intensità moderata o alta a settimana”, sembra che praticare uno sport come la pole dance almeno tre volte a settimana aiuti a proteggerci da malattie croniche, come ipertensione e colesterolo, e dalle malattie cardiache.

Maggior forza e stabilità posturale

Hai difficoltà a sollevare alcuni pesi nella tua vita quotidiana e credi che dovresti aumentare la tua forza? La pole dance è un’ottima scelta. Uno studio pubblicato su The Journal of Sports Medicine and Physical Fitness ha analizzato 52 donne che praticavano questo sport ed è giunto alla conclusione che “la pratica regolare della pole dance può contribuire a un aumento significativo della forza e al miglioramento della stabilità posturale, importante per l’intero sistema muscolo-scheletrico”.

Tuttavia, questo stesso studio segnala il bisogno di svolgere ulteriori indagini sull’”impatto negativo degli esercizi della pole dance sul sistema muscolo-scheletrico”. Ecco perché non possiamo non trattare il principale aspetto negativo della pratica abituale della pole dance: le lesioni.

La tua prima lezione

Finalmente hai deciso, ti lanci e provi la tua prima lezione di pole dance. Di cosa hai bisogno? Devi avere soprattutto voglia di divertirti e di mettere da parte la vergogna. Tuttavia, ci sono delle cose importanti da considerare. Vai con la pelle asciutta, non usare né creme né oli perché ti faranno scivolare. Rispetto all’abbigliamento… meno indossi, meglio è! Nella realizzazione dei movimenti, la tua pelle deve entrare a contatto diretto con il palo: pantaloncini, reggiseno sportivo e capelli raccolti per evitare che si impiglino. Vuoi dare un tocco extra al tuo allenamento? I tacchi a spillo ti aiuteranno non solo a sentirti più sensuale ma anche ad afferrare il palo mentre scali.

Peso, condizione fisica ed età non sono un problema nella pole dance: è un’attività che si basa sull’affrontare i nostri limiti e imparare a superarli. Inoltre, le lezioni di questo sport prevedono di solito gruppi piuttosto ridotti, e ciò permette all’istruttore o istruttrice di controllare meglio gli alunni e di aiutarli nei movimenti. Anche l’ultimo tabù, secondo cui gli uomini non fanno pole dance, è stato superato. Talvolta risulta loro più facile eseguire certi movimenti rispetto alle donne, come quelli in cui è indispensabile usare la forza delle braccia o delle spalle. Al contrario, è possibile che soffrano di più quando si tratta di eseguire prese con le gambe o quando la flessibilità gioca un ruolo importante.

Lesioni nella pole dance e come evitarle

Cominciamo dalle prove scientifiche. Nel 2019, The Journal of Sports Medicine and Physical Fitness, pubblicò un sondaggio globale in cui rivelava che il 54,5% delle lesioni più comuni nella pole dance interessavano le spalle, seguite da un 34,2% ai polsi e un 24,7% alla schiena. Un anno dopo, anche il The Journal of Sports Medicine and Physical Fitness pubblicò un altro studio allertando le persone che praticano pole dance sulla “relazione tra la pratica di quest’attività e l’aumento del rischio di infortuni”.

Quest’informazione può scoraggiare chi ha voglia di praticare pole dance, ma cosa possiamo fare? Lo stesso studio menzionato indica che “per proteggerci dalle lesioni acute della pole dance è sufficiente un buon riscaldamento e una dieta equilibrata”.

Per evitare lesioni o non aggravare quelle esistenti, dobbiamo sottolineare l’importanza di un recupero completo dagli infortuni prima di tornare a esercitarci intorno al palo. Infatti, uno studio pubblicato sulla rivista Nature nel 2022, rivelò che coloro che facevano pole dance e tornavano ad allenarsi senza aver recuperato del tutto da una lesione precedente, avevano maggiori probabilità di subirne una nuova.

Per concludere, se ci facciamo male, la cosa più prudente da fare è visitare uno specialista affinché valuti il problema e ci informi sul recupero necessario per tornare in forma al 100% ed evitare future lesioni o aggravare quelle che già abbiamo.

Altri articoli interessanti di foodspring:

Fonti dell’articolo

Il team editoriale di foodspring è composto da specialisti della nutrizione e dello sport. Ci affidiamo a studi scientifici per redigere ogni nostro articolo. Se vuoi saperne di più, leggi la nostra politica editoriale.